martedì 29 dicembre 2015

My(vegan)plate

Per chi non lo conoscesse il Myplate è la rappresentazione grafica di un pasto bilanciato in cui il piatto è suddiviso in spicchi ognuno dei quali rappresenta un gruppo di alimenti che deve essere presente in un pasto completo.



Quella che vi propongo è la mia rappresentazione "Myplate" in chiave vegan.
Un pasto completo senza derivati di origine animale deve essere composto da cereali (o derivato), legumi, verdura e frutta. Per evitare carenze e monotonia è importante variare spesso le proprie scelte a tavola.
Il mio piatto è composto da:

  • 80 g riso integrale cotto in 200 ml d'acqua leggermente salata (in modo che il riso assorba tutta l'acqua) e condito con un filo d'olio extravergine a crudo;
  • 50 g di lenticchie rosse secche cotte in 200 ml d'acqua con aggiunta in cottura di cipolla rossa, curry in polvere, paprika e qualche pezzetto di alga kombu (che fornisce iodio e rende più digeribili i legumi) e condite a crudo con un filo di olio extravergine d'oliva;
  • 1/3 di broccolo testa cotto per pochi minuti al vapore insieme a una carota tagliata a rondelle e del radicchio, conditi con un filo d'olio a crudo;
  • frutta di stagione: io ho usato un'arancia e un mandarancio



VALORI NUTRIZIONALI per il pasto completo:
  • proteine: 25 g
  • lipidi: 18 g
  • carboidrati: 114 g
  • di cui zuccheri semplici: 29 g
  • fibra alimentare: 20 g
  • valore energetico: 694 kcal


Questo pasto completo è dedicato all'iniziativa #postaloatavola organizzato da Giovani di Croce Rossa Italiana - Lombardia 


mercoledì 23 dicembre 2015

Mini-pancakes di grano saraceno

La colazione è il pasto che preferisco: deve essere sana, nutriente e saziante (dato che non mangerò per parecchie ore) ma soprattutto deve farmi iniziare bene la giornata.



Cosa meglio di una rivisitazione sanissima dei pancakes, che con la loro doppia farcitura risultano un incredibile combinazione di gusti e consistenze?

Li ho chiamati pancakes neutri in quanto non sono nè dolci nè salati, saranno i condimenti a dirgli da che parte stare...
Grazie alla presenza del kaki dolcissimo, al profumo della scorza d'arancia, al sapore avvolgente della cannella e al gusto unico del cioccolato fondente (poco per non appesantire eccessivamente) ho completamente evitato l'utilizzo di zucchero/dolcificanti.


INGREDIENTI per persona

Per i pancakes neutri:
  • 40 g di farina di ceci
  • 30 g di farina di grano saraceno 
  • 90 g di acqua fredda (meglio se frizzante)
  • un pizzico di bicarbonato (agente lievitante)
  • un cucchiaino di succo di limone (per attivare il bicarbonato)
Per la doppia farcitura ho utilizzato:
  • 1 kaki maturo
  • la buccia di mezza arancia non trattata
  • mezzo cucchiaino di cannella macinata al momento
  • 3 noci sgusciate
  • 10 g di cioccolato fondente al 70% del commercio equo


PROCEDIMENTO:

Consiglio di preparare sia l'impasto che la crema al kaki la sera prima.
Per la crema al kaki frullate un kaki maturo sbucciato con la scorza grattugiata di mezza arancia e la cannella macinata: anche se al momento sembra troppo liquida la ritroverete maggiormente addensata la mattina seguente.
Per l'impasto per pancakes mette le due farine del bicchiere del frullatore ad immersione e frullate insieme all'acqua. Fate riposare.

La mattina seguente mettete sul fuoco una padella antiaderente o testo romagnolo. Mentre si scalda riprendete l'impasto per pancake e, dopo aver aggiunto un pizzico di bicarbonato e succo di limone, mescolate bene (o date un colpo di frullatore).
Versate l'impasto nella padella calda direttamente dal bicchiere: con queste dosi ho fatto 8 mini-pancakes ma nulla vieta di farne 4 più grandi. Quando il lato sotto sarà leggermente dorato capovolgete i pancakes per farli cuocere anche dall'altro lato (è questione di pochi minuti).
Mentre i pancakes si cuociono fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde.

Quando tutto sarà pronto procedete erigendo la/le torre/i alternando uno strato di crema al kaki e noci spezzettate con uno strato sottile di cioccolato fuso: avendo fatto due torri da 4 pancakes sono partita in una con la crema al cachi e noci e nell'altra con il cioccolato.
Ho decorato la torre che finiva con il cioccolato con della scorza di arancia e la torre che finiva con la crema al kaki con noci e cacao amaro.



VALORI NUTRIZIONALI per porzione:
  • proteine: 15 g
  • lipidi: 18 g
  • carboidrati: 73 g
  • di cui zuccheri semplici: 29 g
  • fibra alimentare: 12 g
  • valore energetico: 492 kcal


Questa ricetta è dedicata all'iniziativa #postaloatavola organizzato da Giovani di Croce Rossa Italiana - Lombardia di qui avevo parlato qui.


domenica 20 dicembre 2015

#postaloatavola

Scrivo questo velocissimo post per invitarvi tutti a partecipare ad un evento online (in questa pagina Facebook) organizzato dai Giovani di Croce Rossa Italiana - Lombardia in cui farò parte del team di esperti.


L'evento si svolgerà dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. Di seguito riporto la descrizione dell'evento.

- EVENTO ONLINE - 

Le feste sono alle porte e i tradizionali ricchi banchetti non si faranno attendere ma, le cene con colleghi ed amici per lo scambio degli auguri sono già iniziate!
Mostraci cosa stai per mangiare e se hai dubbi sulla correttezza del tuo pasto, chiedi aiuto a noi!

*Per Natale goditi la convivialità e regala consapevolezza* 

Dal 23 dicembre al 6 gennaio, partecipare è semplicissimo:
• Posta sulla pagina dell’Evento la foto del tuo piatto unita all’elenco degli ingredienti e alla modalità di preparazione
• Aggiungi l’hashtag #postaloatavola 
• Leggi cos'hanno da dirti i nostri dietisti

*Per queste Feste NOI ti diamo i consigli, il cibo mettilo TU!*


VUOI SAPERNE DI PIU’ sul nostro team di esperti?
Clicca sui loro profili LinkedIn

1. Maria Cristina Varotto
https://it.linkedin.com/in/mariacristinavarotto
Dietista, esercita come libera professionista presso Centro Medico Santagostino - Milano, L'Ape Gaia Coop. Sociale ONLUS - Legnano (MI), Emmedielle poliambulatorio Di Anna Maria Colombo - Busto Arsizio (VA).
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.
Formazione clinica presso Azienda ospedaliera San Carlo Borromeo, Azienda Ospedaliera Luigi Sacco.

2. Alessandro Crespi
https://it.linkedin.com/in/alessandro-crespi-2417b2105
Dietista, esercita come libero professionista presso Centro Medico Sant'Anna - Nerviano (MI), Centro Medico Polispecialistico Parabiago 1 (MI), Maliz - Rho (MI), Difim - Rho (MI).
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.
Formazione clinica presso Azienda ospedaliera San Carlo Borromeo, Azienda Ospedaliera Luigi Sacco.

3. Paola Manzoni
https://it.linkedin.com/in/paola-manzoni-3b4098ab
Dietista, esercita come libera professionista a Brugherio (MB) e presso il poliambulatorio Pentavis srl a Lecco (LC); dietista presso Gestione Servizi Integrati srl, ospedale città di Sesto S. Giovanni (MI).
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.
Formazione clinica presso IRCCS Istituto ortopedico Galeazzi, Ospedale C.T.O. - Istituti clinici di perfezionamento.

4. Elena Giombelli
https://it.linkedin.com/in/elena-giombelli-bba507aa
Dietista, esercita come libera professionista presso poliambulatori vapriesi.
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.
Formazione clinica presso ICANS - Centro Internazionale per lo studio della composizione corporea, Azienda Ospedaliera San Paolo.

5. Giulia Pastori
Dietista
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.

6. Stefania Colangelo
https://it.linkedin.com/in/stefania-colangelo-23073aab
Dietista presso SERIST SERVIZI RISTORAZIONE SRL, blogger sosvegetarian.blogspot.it.
Istruzione: Università degli Studi di Milano, facoltà Medicina e Chirurgia, CdL Dietistica.
Formazione clinica presso Pio Albergo Trivulzio.



sabato 19 dicembre 2015

Panettone vegan, a lievitazione naturale

Dopo un paio di anni di panificazione sentivo che era maturato il momento di tentare con un bel panettone. Sfida nella sfida: tentare di preparare un "panettone" a lievitazione naturale senza utilizzare ingredienti di derivazione animale.



Mi sono per caso imbattuta in una ricetta per "panettone" vagano proposta da Marco Bianchi e mi è subito sembrata molto interessante. Già al primo tentativo avevo fatto delle modifiche dovute principalmente al fatto che ero intenzionata ad usare il mio lievito naturale liquido al posto del lievito di birra. Ho inoltre apportato altre modifiche per rendere il dolce più affine ai miei gusti e obiettivi, in particolare ho aumentato la quantità di farina integrale e diminuito la farina raffinata, ho ridotto leggermente lo zucchero in quanto ho usato dei canditi (fatti in casa), ho aggiunto della curcuma come colorante naturale per mimare cromaticamente il tuorlo d'uovo.

Se non avete il lievito madre, in questo post trovate 3 proposte.


INGREDIENTI:
  • 80 g lievito naturale liquido, rinfrescato da almeno 4 ore
  • 280 g di farina integrale (+ cucchiai per infarinare uvetta e canditi)
  • 150 g di farina 00
  • 70 g di zucchero integrale Dulcita, del commercio equo
  • 250 g latte di soia (+ 2 cucchiai per spennellare la superficie)
  • 5 cucchiai di olio di girasole (3+2)
  • 60 g di canditi di buccia d'arancia
  • 50 g di uvetta
  • 1 cucchiaino raso di curcuma in polvere (per colorare)
  • un pizzico di sale fino integrale


PROCEDIMENTO:

Almeno 4 ore prima rinfrescate il lievito madre. Io ho in frigorifero 40 g circa di lievito madre liquido, quindi lo rinfresco con 40 ml d'acqua tiepida e 40 g di farina integrale. In caso vogliate rinfrescarlo in anticipo ricordate ti farlo riposare in frigorifero e non a temperatura ambiente.

In una ciotola capiente miscelate le due farine con lo zucchero e la curcuma e disponetele a fontana. Nel mezzo mettete il lievito, il latte tiepido, 3 cucchiai di olio e iniziate a impastare con l'aiuto di un cucchiaio o una spatola in quanto nella prima fase l'impasto risulta appiccicoso (se avete un'impastatrice o una macchina del pane potrebbero esservi utili). Quando l'impasto si è formato aggiungete anche un pizzico di sale che aiuterà a esaltare i sapori.

Lasciando l'impasto nella ciotola riponetelo in forno spento chiuso con accanto un pentolino/tazza di acqua calda per mantenere umido l'ambiente, Dovrà riposare per circa 8-9 ore.

Quando manca mezz'ora al secondo impasto mettete l'uvetta ad ammollare in un po' d'acqua. nel mio caso ho anche tirato fuori dal freezer le bucce d'arancia candite fatte in casa in precedenza.
Appena prima di ricominciare ad impastare tagliate a cubetti i canditi, uniteli all'uvetta ben strizzata ed infarinateli entrambi.

Riprendete l'impasto: aggiungetevi 2 cucchiai d'olio e l'uvetta con i canditi infarinati. Inglobateli nell'impasto. Lasciate lievitare per 5 ore, sempre in forno chiuso spento con all'interno il pentolino di acqua calda.

Riprendete l'impasto, trasferitelo su una spianatoia e fate 3 giri di pieghe per "caricare" il glutine:
- schiacciatelo con le mani orizzontalmente rispetto a voi, piegate il lembo destro verso l'interno e fate lo stesso con il lembo sinistro in modo che si sovrapponga al lembo destro ripiegato un attimo prima;
- schiacciate il tutto verticalmente rispetto a voi, piegate il lembo in alto verso l'interno e fate lo stesso con il lembo in basso in modo che si sovrapponga al lembo in alto ripiegato un attimo prima;
- schiacciatelo con le mani orizzontalmente rispetto a voi, piegate il lembo destro verso l'interno e fate lo stesso con il lembo sinistro in modo che si sovrapponga al lembo destro ripiegato un attimo prima.

Create una palla con l'impasto e trasferitelo nello stampo in carta da panettone, fate la croce sulla superficie e lasciate lievitare per altrettante 4-5 ore in forno spento chiuso con dell'acqua calda all'interno.
Al termine togliete il panettone dal forno e preriscaldatelo a 180°.
Spennellate la superficie del panettone con del latte di soia, rimarcate l'incisione a croce se necessario e infornate per 50 minuti.
Se avete la sensazione che si stia formando una crosta troppo dura schizzatela con un po' d'acqua durante la cottura (io l'ho fatto un paio di volte dopo la prima mezzora).

Terminato il tempo di cottura estraete il panettone dal forno e fatelo raffreddare su una gratella. Quando è ancora bollente potete spennellare ancora la superficie con del latte di soia, sempre per ammorbidire la crosta.



mercoledì 16 dicembre 2015

Crema al kaki con raw-granola

Colazione o merenda alternative con questa ricetta totalmente raw a base di sola frutta, cereali e spezie, con tutti i sapori dell'autunno.




INGREDIENTI a persona:

Per la crema al kaki:

  • 1 kaki maturo, senza buccia (120-150 g)
  • 1/2 piccola mela Fuji molto matura, con buccia (circa 70 g)
  • 1/4 cucchiaino di cannella macinata al momento
  •  1/4 di cucchiaino di curcuma in polvere

Per la raw-granola:
  • 50 g di fiocchi di cereali (io ho usato avena e orzo)
  • 1/2 piccola mela Fuji molto matura (circa 70 g)
  • 3 noci 


PROCEDIMENTO

Se non avete un essiccatore, come la sottoscritta, preparate la granola con largo anticipo (almeno 24 ore), semplicemente frullando mela e fiocchi insieme in modo che la mela frullata leghi i fiocchi tra loro. Disponete quanto ottenuto in un sottile strato all'interno di una teglia di alluminio e mettetelo a seccare appoggiato su un termosifone (o nell'essiccatore per i più fortunati) per almeno una giornata, fino a completa essiccazione. Quando vi ricordate date una mescolata in modo da favorire e rendere omogenea l'essiccazione, oltre che rompere lo strato in agglomerati più o meno grandi.

Al momento del consumo frullate con un frullatore ad immersione il kaki con mezza mela (la mezza avanzata dalla granola se avete resistito alla tentazione, in tal caso mettete un po' di succo di limone sulla superficie tagliata per non farla annerire), la cannella macinata al momento e un pizzico di curcuma in polvere.

Aggiungete le noci alla raw-granola. Disponete parte della granola nella tazza e versateci sopra/accanto la crema al kaki. Decorate la superficie con la parte della raw-granola rimasta.



Al contrario della ricetta della crema di verdure calda che aveva un sapore fresco grazie alle erbe aromatiche utilizzate in questa ricetta "fredda" (cruda, da servire a temperatura ambiente) le spezie donano un sapore caldo e avvolgente.


Questa ricetta partecipa al contest "Zuppa scalda cuore" (nella sezione Ricette vegane crude) di Mari.





martedì 15 dicembre 2015

Quattro sfumature di verde

Non avete messo in ammollo i legumi e vi serve qualcosa di rapido ma sano, nutriente e che vi scaldi anima e cuore?



Questa vellutata è semplice e veloce da preparare, basta avere ingredienti di ottima qualità!
Anche se servita ben calda ha un sapore fresco grazie alle erbe aromatiche dai gusti e dai profumi intensi.


INGREDIENTI per 2 persone:

  • 100 g piselli secchi spezzati (prima sfumatura)
  • 500 ml acqua
  • 2 cm di alga kombu (facoltativo)
  • 200 g spinaci pesati già cotti (seconda sfumatura)
  • 1 cucchiaino di menta saccata (terza sfumatura)
  • 1/2 cucchiaino di timo seccato (quarta sfumatura)
  • pepe nero in grani macinato al momento
  • poco sale fino integrale
  • olio extravergine d'oliva


PROCEDIMENTO:

Cuocete i piselli con l'acqua e l'alga (in pentola a pressione basteranno 15 minuti dal fischio).
Al termine aggiungete gli spinaci precedentemente cotti, la menta, il timo, il pepe e un pizzico di sale e frullate il tutto con il frullatore ad immersione. 
Rimette sul fuoco per qualche minuto, aggiungendo eventualmente acqua se gradite una consistenza più liquida. 
Aggiungete l'olio a crudo per mantenerne intatti sapore e proprietà.


Io ho accompagnato la vellutata con della "focaccia" fatta con un impasto di grano duro, acqua e lievito madre e cotta in padella.


Questa ricetta partecipa al contest "Zuppa scalda cuore" (nella sezione Ricette vegane cotte) di Mari.




domenica 13 dicembre 2015

Sushi lombardo

Mi piace dare un aspetto orientale a sapori che sono invece molto vicini alla mia terra...


Avevo dei fogli di alga Nori avanzati dal mio ultimo incontro nipponico-lombardo (maki di risotto), in stand-by in attesa di un'ispirazione...che finalmente è arrivata!

Unica difficoltà è la lavorazione della polenta che deve avvenire assolutamente a caldo, fatto che comporta la necessità di avere qualche accortezza in più.


INGREDIENTI per 3 persone:

  • 4 fogli di alga nori
  • 150 g farina per polenta
  • 600 ml di acqua del rubinetto
  • 1 cucchiaino raso di curcuma in polvere (ha lo scopo di rendere più brillante il giallo)
  • pepe qb
  • sale grosso integrale
  • ripieno di tre colori diversi: io ho usato carote tagliate in quarti, foglie verdi di coste e radicchio rosso per una versione 100% vegetale; ho poi fatto una seconda versione in cui ho sostituito una verdura con mozzarella (fatta in casa da papà), sostituibile con del veg-maggio o della crema di legumi

PROCEDIMENTO:

In una pentola fate bollire l'acqua, a cui avrete aggiunto sale e curcuma, e versate la farina di mais a pioggia. Mescolate spesso con una frusta per non far formare grumi e fate cuocere la polenta (se usate quella istantanea bastano 3-5 minuti). Una volta cotta aggiungete del pepe nero macinato. La consistenza finale dovrà essere abbastanza morbida per permettervi di stenderla ma deve risultare ben soda una volta fredda.

Mentre la polenta cuoce potete tagliare le verdure e farle sbollentare leggermente lasciandole croccanti oppure passatele al microonde per 30-60 secondi).

Stendete davanti a voi il foglio di alga, spalmate 1/4 della polenta appena preparata su tutta la superficie. La polenta deve essere calda perchè deve essere ben malleabile e appiccicosa (altrimenti il rotolo non si "sigilla" quando lo arrotolate) ma bisogna stare molto attenti a non rompere l'alga dato che il calore della polenta tende a farla raggrinzire e la rende più fragile.

A un centimetro dall'estremità più vicina a voi iniziate a disporre i 3 strati prescelti a arrotolate come in questa ricetta.

Lasciate raffreddare del tutto prima di tagliare il cilindro in 8 rotolini + 2 estremità (aperitivo per chi cucina); disponeteli quindi sul piatto di portata.

Io li ho serviti con del thè verde caldo e li ho accompagnati con della verza "stufata" (senz'olio) con carote e peperoncino, condita con olio crudo.



sabato 12 dicembre 2015

Pagnotta base, semi-integrale

La panificazione con lievito naturale è uno degli aspetti più gratificanti dell'autoproduzione di cibo e, con un po' di organizzazione, può adattarsi bene alla vita lavorativa.



Questa ricetta è molto semplice ed è un buon compromesso per i non amanti del totalmente-integrale. Inoltre se siete alle prime armi nella realizzazione di impasti quei 200 g di farina raffinata renderanno tutto molto più semplice (chi ha già dovuto dovuto affrontare un impasto fatto a mano totalmente integrale può capire di cosa parlo...).
A rendere ancora più semplice la realizzazione di questo pane è la presenza di un'unica (lunga) fase di lievitazione senza il rito delle "pieghe", fase in cui l'impasto lievitato viene "sgonfiato" stendendolo e piegandolo su se stesso per un certo numero di volte: questo procedimento rende il risultato ancora migliore in quanto prolunga l'azione del lievito senza produrre eccessiva acidità ma chiaramente aggiunge una fase di lavoro che richiede l'essere presenti a casa all'ora giusta (una cosa che si può fare la domenica, mettiamola così...)

Se non avete il lievito madre, in questo post suggerivo 3 alternative.


INGREDIENTI:

  • 300 g di farina integrale
  • 200 g di farina 00
  • 80 g di lievito madre rinfrescato 4 ore prima 
  • 320 ml d'acqua del rubinetto, tiepida
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale


PROCEDIMENTO:

Almeno 4 ore prima rinfrescate il lievito madre. Io ho in frigorifero 40 g circa di lievito madre liquido, quindi lo rinfresco con 40 ml d'acqua tiepida e 40 g di farina integrale. In caso vogliate rinfrescarlo in anticipo ricordate ti farlo riposare in frigorifero e non a temperatura ambiente.

In una ciotola capiente mettete le farine, miscelate tra loro, e disponetele a fontana.
Mettete 80 g circa di lievito rinfrescato nel "cratere" e rimettete il resto in frigorifero.
A questo punto aggiungete gradualmente (ma anche tutta insieme va bene) l'acqua tiepida, mentre con l'altra mano iniziate ad impastare. Quando si sarà formato l'impasto aggiungete il sale e continuate a impastare, anche spostandovi su un piano di lavoro (se avete una ciotola molto grande e non volete sporcare in giro potreste anche continuare nella ciotola).
Dopo una decina di minuti  date la forma alla pagnotta adagiandola sulla placca da forno ricoperta da un foglio da forno riciclabile (o carta forno classica). fate dei tagli paralleli o a croce sulla superficie del pane.

Fate riposare l'impasto per circa 8 ore (io ho impastato prima di andare a letto per cuocere mentre facevo colazione) all'interno del forno spento, chiuso, con all'interno una tazza d'acqua calda.

Una volta lievitato togliete la teglia dal forno e preriscaldatelo a 200°. Infornate a fate cuocere per 40-45 minuti. Può essere utile aprire il forno un paio di volte per spruzzare dell'acqua sul pane in modo da inumidire la crosta.

Fate raffreddare su una gratella.


Sono piuttosto soddisfatta del risultato perchè è uno dei primi pani che, oltre ad essere buono, ha una discreta capacità di assorbire i liquidi in fase "scarpetta"... ma la ricerca della ricetta perfetta, soprattutto per questo aspetto, è ancora aperta a tanti esperimenti.


giovedì 10 dicembre 2015

Crunchy granola ai kaki

Da mangiare da solo come snack, da aggiungere allo yogurt o da usare come topping di un dolce al cucchiaio...il muesli croccante è una vera delizia!


Se vi è mai capitato di guardare sul retro di una confezione di questo tipo di cereali da colazione noterete l'elevato contenuto di zuccheri e grassi, non raramente di scarsa qualità. Questi ingredienti sono utilizzati per creare agglomerati indistruttibili e, insieme ad una abbondante dose di sale, per conferire un sapore che porta quasi alla dipendenza.

Non volendo però rinunciare a questa deliziosa croccantezza ho deciso di riprodurla nella mia cucina, con pochissimi ingredienti, tagliando su zuccheri e grassi, riducendo il sale ad un solo pizzico e conferendo personalità sempre differenti al muesli grazie all'aggiunta di ingredienti che contengano naturalmente zuccheri e grassi (frutta secca, frutta disidratata, semi, riccioli di cioccolato fondente...) o spezie in polvere.


INGREDIENTI:
  • 200 g di fiocchi di cereali (io ho usato orzo e avena)
  • 1 kaki maturo (circa 125 g)
  • un pizzico di sale fino integrale
  • ingredienti aggiuntivi: io ho usato orzo soffiato, nocciole tostate e riccioli di cioccolato fondente


PROCEDIMENTO:

Mettete i fiocchi di cereali nel frullatore e attivatelo solo per rendere i fiocchi più piccoli, senza ridurli a farina.
Aggiungete il kaki lavato e sbucciato e frullate ancora leggermente: questo sarà in grado di legare il composto. Se gradite un gusto più dolce potete aggiungere qualche cucchiaio di malto/sciroppo/miele in questa fase. Con l'aggiunta di un pizzico di sale aiuterete a esaltare meglio gli altri sapori.
Adagiate un foglio da forno riciclabile (o carta forno) su una placca e versateci sopra il composto. Stendetelo su tutta la superficie spezzettandolo in agglomerati, facendo in modo da non avere zone troppo spesse.
Mettete in forno preriscaldato a 180° in modalità ventilata per una ventina di minuti ricordandovi di mescolare ogni 5 minuti in modo che ogni agglomerato si secchi da ogni lato.
Aspettate che la granola si sia totalmente raffreddata prima di trasferirla in un barattolo di vetro, meglio se con chiusura ermetica, in modo che non riacquisti umidità.
Potete aggiungere gli altri ingredienti direttamente nel barattolo oppure, se siete indecisi e vi piace variare, potreste conservare la granola "al naturale" aggiungendo gli altri ingredienti solo al momento del consumo.



giovedì 3 dicembre 2015

Pane integrale alla frutta

In questi mesi avevo così tante ricette in mente che ho tralasciato una delle cose più divertenti da fare in casa: il pane con lievito naturale.



Il mio lievito ormai ha qualche anno e un potere lievitante soddisfacente...se avete un lievito madre giovane il suo potere sarà probabilmente inferiore e tenderà a lasciare al prodotto finito parte della sua acidità.

Se non avete in frigorifero il lievito naturale potete:

Prima di passare alla ricetta volevo dire due parole proprio sul lievito di birra, spesso demonizzato. Come si diceva qui parlando di intolleranze alimentari spesso è solo questione di quantità. Perchè allora non diminuire la quantità di lievito utilizzata aumentando invece le ore di lievitazione? Sulle confezioni di lievito di birra l'indicazione è quella di usarne un panetto ogni 500 g di farina, per un tempo di lievitazione di 2 ore. Provate invece a utilizzare mezzo panetto o addirittura un quarto e lasciare l'impasto lievitare per 4-8 ore in ambiente umido e tiepido (ad esempio in un forno spento chiuso con all'interno un bicchiere di acqua calda)...potreste per esempio impastare prima di andare al lavoro per cuocere il pane quando tornate a casa, oppure impastare prima di dormire e cuocere mentre fate colazione.

Questa ricetta di pane dolce è molto versatile e si adatta benissimo a quello che avete in dispensa: frutta disidratata di ogni tipo, noci, nocciole, semi, pezzi di cioccolato fondente ma anche spezie come cannella in polvere, chiodi di garofano...



INGREDIENTI:

  • 80 g di lievito naturale rinfrescato da qualche ora
  • 500 g farina di grano tenero integrale
  • 350 ml di succo di mela senza zucchero, ottenuto centrifugando 2 grosse mele golden
  • succo di mezzo limone
  • 3 grossi fichi disidratati
  • una manciata di uvetta, ammollata e strizzata
  • 10 noci
  • 1 pizzico di sale


PROCEDIMENTO:

Qualche ora prima rinfrescate il lievito madre (se lo volete rinfrescare in anticipo riponete il lievito rinfrescato in frigorifero ma ricordatevi di farlo stare a temperatura ambiente almeno una mezzora prima di utilizzarlo).
Ultimamente conservo circa 40 g di lievito naturaLe, quindi al rinfresco aggiungo 40 ml di acqua tiepida e 40 g di farina per un totale di 120 g. Al momento dell'utilizzo ne prendo 80 g per l'impasto e matto i restanti 40 g in frigorifero.
Tagliate a cubetti i fichi disidratati e passateli in un paio di cucchiai di farina insieme all'uvetta ammollata e strizzata e ai gherigli di noce.
Aggiungete al lievito 350 ml di succo di mela e limone, meglio se tiepidi, la farina rimasta e il sale. Iniziate a impastare e solo quando siete a buon punto aggiungete la frutta infarinata. Continuate a impastare per un totale di circa dieci minuti in modo che la maglia glutinica si formi. Se, come me, siete pigri e avete la macchina del pane potete tranquillamente usare il programma di solo impasto per una decina di minuti avendo l'accortezza di aggiungere la frutta solo all'ottavo minuto.
Lasciate lievitare per circa 8 ore garantendo una discreta umidità (se l'impasto è nella macchina del pene basterà chiudere lo sportello altrimenti mettete il pane nel forno chiuso spento con un bicchiere di acqua calda all'interno).
Io ho cotto il pane nella macchina con il programma di sola cottura per 1 ora e mezza: se non ho altro da cuocere in forno spesso utilizzo la macchina del pane per la cottura anche quando impasto a mano (questo trucchetto è molto utile in estate in quanto la macchina del pane non scalda l'ambiente come fa invece un forno classico).

Se non amate il pane totalmente integrale o volete un risultato più soffice potete fare una miscela di farina integrale e zero oppure utilizzare farina di tipo 2 o 1 (semi integrali).